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Sostanze tossiche nel sangue La sanità esami per 250mila veneti

Le sostanze perfluoroalchiliche usate per produrre le pentole antiaderenti, la carta da forno o il Goretex degli indumenti e sversate per trent’anni in natura senza nulla temere perché limiti di legge sugli scarichi non ce n’erano e ancora non ce ne sono, non hanno contaminato solo le falde e i pozzi di 31 Comuni del Veneto.

Quei Pfas prodotti della fabbrica Miteni di Trissino sono finiti anche nel sangue dei cittadini. Su un campione di 507 veneti dei Comuni di Montecchio Maggiore, Lonigo, Brendola, Creazzo, Altavilla, Sovizzo, Sarego (i più esposti), Mozzecane, Dueville, Carmignano, Fontaniva, Loreggia, Resana, Treviso(la cosiddetta area di controllo) circa la metà è risultatapositiva alle analisi.

Cosa rischino, non si sa. Non solo: tutti i cittadini dell’area contaminata - erano 31 Comuni tra le province di Vicenza, Padova, Verona, ora scesi a 29 perché nell’ultimo aggiornamento sulla contaminazione di acque potabili sono stati tolti Trissino e Montebello - saranno sottoposti a uno screening, oltre 250mila persone saranno invitate dalle rispettive Ulss a sottoporsi a esami del sangue e marcatori tumorali
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